Rivestimento epossidico ad alto spessore a base di zinco (ZBHBE) per valvole BERMAD con certificazione ISO 12944 C5-H/VH per condizioni gravose
Yara aveva bisogno di una soluzione idraulica semplice in caso…
Hai già aggiornato BERMAD Connect? Scopri di più
Hai già aggiornato BERMAD Connect? Scopri di più
BERMAD > Centro di conoscenza > Blog > Valvole autoazionanti vs. valvole di controllo
Quando si seleziona una valvola per una specifica applicazione, gli operatori hanno a disposizione diverse opzioni di progettazione tra cui scegliere. La maggior parte di queste rientra in una delle due categorie: autoazionata oppure manuale/di controllo.
Ogni tipologia offre vantaggi e svantaggi che la rendono più o meno adatta in base alle esigenze del sistema di protezione/soppressione antincendio e della struttura in cui verrà installata. Comprendere il loro funzionamento, così come le differenze tra di esse, è fondamentale per effettuare la scelta corretta.
Valvole autoazionanti
Le valvole autoazionate possono essere attivate da un segnale pneumatico, idraulico o elettrico e non necessitano di alimentazione esterna per funzionare, utilizzando la pressione del fluido di processo per azionare l’apertura, la chiusura o la modulazione della valvola. Tipicamente, una valvola autoazionata utilizza un diaframma pressurizzato dalla linea e caricato a molla per ottenere un bilanciamento delle forze o una spinta contraria rispetto al fluido di processo.
La valvola viene attivata per aumentare o diminuire il flusso o la pressione in risposta a qualsiasi variazione di pressione sul diaframma, spostandolo e modificando così l’area di passaggio del flusso.
Nelle linee idrauliche, quando è necessario un maggiore flusso o una pressione più elevata, la pressione del fluido sul diaframma della valvola diminuisce, riducendo così la forza sul diaframma e sulla molla e permettendo all’otturatore o alla chiusura di spostarsi in posizione aperta e aumentare l’area di passaggio del flusso, e viceversa quando è richiesto un flusso o una pressione inferiori. Questo si traduce in un sistema alimentato dal processo stesso, in cui il flusso/la pressione aumentano o diminuiscono a seconda della richiesta.
Le valvole autoazionate reagiscono in modo più diretto e immediato a qualsiasi variazione di pressione sul diaframma, consentendo loro di rispondere più rapidamente rispetto alle valvole manuali o di controllo. Sono inoltre molto più semplici da mantenere e non richiedono una scatola di tenuta, riducendo notevolmente la possibilità di emissioni di sostanze volatili. Tuttavia, le valvole autoazionate sono limitate a dimensioni leggermente inferiori rispetto alle valvole di controllo.
La comunicazione avviene tramite un circuito di controllo verso il sistema di controllo principale (solitamente un sistema di controllo distribuito – DCS). Il DCS interpreta la richiesta identificando la posizione attuale della valvola e valutando come questa debba discostarsi dal valore di regolazione predeterminato. Un segnale elettronico viene quindi trasmesso al controllore DCS, che a sua volta segnala al posizionatore della valvola, producendo un’azione pneumatica, idraulica o elettrica per riposizionare la valvola.
Le valvole di controllo richiedono una fonte di alimentazione esterna per rispondere a un segnale che modifichi il passaggio del flusso. Tipicamente, questo segnale proviene da sensori, progettati per inviare un segnale alla valvola in determinate condizioni ambientali. Le valvole possono anche essere attivate manualmente da un operatore. I sensori o gli operatori modificano la posizione di regolazione della valvola in base a una specifica temperatura, pressione o portata.
Le valvole di controllo possono funzionare senza la pressione della linea del sistema. Questo è in contrasto con le valvole autoazionate che si affidano alla pressione della linea del sistema per il funzionamento.
L’esposizione al fluido di processo può limitare l’utilizzo delle valvole autoazionate in alcune applicazioni corrosive. Le valvole di controllo, invece, sono più facili da proteggere dalla corrosione poiché il diaframma è solitamente separato dal fluido di processo.
In definitiva, la scelta ottimale della valvola sarà determinata dalle esigenze specifiche dell’applicazione a cui è destinata.
Che siano autoazionati o controllati manualmente, è fondamentale garantire che questi componenti vitali siano della massima qualità costruttiva. Ciò è particolarmente vero nei sistemi antincendio, dove l’affidabilità e le prestazioni delle valvole sono fondamentali per la sicurezza complessiva.
In queste applicazioni, prodotti leader di mercato come la Valvola a Diluvio / Monitor Manuale FP 400Y-1D possono rappresentare una scelta ideale. La valvola presenta un design elastomerico monopezzo altamente innovativo, che riduce al minimo le esigenze di manutenzione. È inoltre ispezionabile in linea e dotata di un passaggio pieno privo di ostacoli, garantendo un’affidabilità senza compromessi anche negli ambienti operativi più difficili.
Yara aveva bisogno di una soluzione idraulica semplice in caso…
Dal punto di vista ingegneristico, quasi tutte le valvole presentano…
Hai bisogno di maggiori dettagli?
Hai una domanda? Siamo qui per aiutartiAbbiamo ricevuto la tua email. Ora, rendiamolo personale...